Il nono discorso di Mattarella, il 75° di un presidente della Repubblica: l’albero addobbato, la Stella di Natale, le bandiere
Sergio Mattarella ha scelto la Sala dei Tofanelli per il suo nono discorso di fine anno (qui il testo integrale), il 75° di un presidente della Repubblica italiana. Un discorso di 17 minuti pronunciato in piedi, come i tre precedenti, dopo che nel 2019 aveva preferito rimanere seduto.
Sullo sfondo l’albero, imponente e luminoso, le bandiere, quella italiana e quella europea, e una pianta rossa, la Stella di Natale, in un vaso blu.
Un discorso proclamato a mani giunte, con le dita della destra che cercano la presenza della fede nuziale, il rassicurante ricordo di Marisa, la moglie («La persona a me più cara al mondo») scomparsa nel 2012.
Mattarella esordisce esprimendo la propria preoccupazione per l’attuale fase storica contraddistinta dalle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, e l’allarme per la deriva dei contrasti politici. Parole rivolte soprattutto ai giovani, un richiamo allo sviluppo di «confronto e dialogo», concentrandosi in maniera particolare sulla violenza «più odiosa» quella sulle donne: «Ve lo dico con parole semplici, l’amore non è egoismo».
È quando tocca questo tema che la voce del presidente della Repubblica vibra più energica, come quando insiste sul concetto di libertà. «Perché la democrazia è fatta di esercizio di libertà, la democrazia è votare, non stare sui…
Author: Redazione Online
Data : 2023-12-31 20:11:59
Dominio: www.corriere.it
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